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Il territorio di Caivano, situato a nord di Napoli, è connotato da un’intensa e selvaggia urbanizzazione.

Per quanto concerne l’etimologia del nome Caivano, alcuni storici ritengono che esso sia composto da due parole: Caj invanum, perché nella guerra contro Annibale un generale romano, nominato Caio, attaccò battaglia per impossessarsi di Atella, e fu battuto. La disfatta avvenne nelle campagne, dove successivamente sorse un villaggio chiamato appunto Caivano, e questo quasi ad indicare “Caio invano” tentasti di entrare in Atella.

Altri sostengono che Caivano fosse originato dalle voci Calvia o Vara, e che successivamente si trasformarono in Calvanius o pagus Caji Varii. Più credibile appare l’ipotesi avanzata dal prof. Costantino per cui il nome Caivano può derivare dall’etnico Klan che è il vecchio nome del fiume Clanio che attraversava il territorio di Caivano e che significa terra del Clanio cioè zona fangosa (Giuseppe Costantino).

Caivano poi ha avuto un certo sviluppo solo a seguito delle opere di bonifica dei Regi Lagni ad opera del D’Avalos sotto il dominio di Pietro di Toledo e che fino ad allora si possa parlare solo di pagus di origine Atellana e di una piazza d’armi posta ai confini del ducato di Capua.

Tra gli uomini illustri che hanno onorato la città di Caivano da annotare il Cardinale Francesco Morano, al quale Caivano ha dedicato anche un istituto superiore, I’Itis, situato nella zona del Parco Verde. Il Cardinale Morano fu un illustre scienziato, teologo e giurista.